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Diffusione: zone interne dell'intero territorio regionale. Forma
per lo più rotondeggiante, dimensione varia, ha peridio o scorza
nera molto grossolana e polpa dal giallastro al bronzo, con
venature chiare, numerose, arborescenti che scompaiono con la
cottura. Ha debole profumo, predilige terreni calcarei, vive in
simbiosi con querce, pini, frassini e faggi. Matura da giugno a
fine agosto. Il prodotto viene ricercato e raccolto con
l'ausilio di cani opportunatamente addestrati e l'estrazione dal
terreno avviene mediante l'uso di appositi badili. E'
preferibile consumare il prodotto allo stato fresco, ma si può
conservare fino a svariati anni in semplici contenitori di
vetro. La presenza di tartufaie nel territorio regionale è
attestata da numerosi documenti storici già a partire dal 1600. |
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