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Il Vitellone Bianco dell’Appennino Centrale
è la carne fresca ottenuta da bovini di pura razza Chianina,
Marchigiana e Romagnola. I vitelli devono essere allattati
naturalmente dalle madri fino al momento dello svezzamento.
L’allevamento dei vitelli può essere al pascolo, stabulazione
libera o semibrado. Successivamente la base alimentare è
costituita da foraggi freschi e/o conservati provenienti da
prati naturali, artificiali e coltivazioni erbacee tipiche della
zona geografica indicata; in aggiunta è permesso l’uso di
mangimi concentrati semplici o composti e l’addizione con
integratori minerali. Le carni di Vitellone Bianco
dell’Appennino Centrale IGP sono succulente e nutrienti, di
grana fine, caratterizzate da un colore rosso vivo. Hanno
consistenza soda ed elastica al tempo stesso, con piccole
infiltrazioni di grasso bianco che solcano la massa muscolare.
La zona di produzione del Vitellone Bianco dell’Appennino
Centrale comprende l’intero territorio delle regioni Umbria,
Marche, Abruzzo e Molise. Le origini del Vitellone Bianco
dell’Appennino Centrale risalgono all’epoca preromana. Già gli
Etruschi infatti erano dediti all’allevamento di razze bovine
con caratteristiche comuni a quelle attuali nelle aree
dell’Appennino. Le razze odierne sono frutto di incroci e
selezioni del Bos taurus primigenius. La carne del Vitellone
Bianco dell’Appennino Centrale IGP va conservata in frigorifero
per non più di due giorni, avendo cura di avvolgerla con la
pellicola. È ottima cucinata alla griglia o in padella, allo
spiedo o al forno, ma anche come spezzatino o bollita. Per
mantenere ed esaltare la tenerezza, il gusto ed il sapore è di
fondamentale importanza salvaguardare, durante tutte le fasi di
manipolazione, i liquidi contenuti nella carne: una carne
asciutta risulterà più dura, coriacea, con poco gusto e poco
sapore. Il prodotto è immesso in commercio tutto l’anno come
Vitellone Bianco dell’Appennino Centrale IGP. Può essere venduto
al taglio solamente dalle macellerie autorizzate ed assoggettate
ai controlli o confezionato in vaschette. Ogni taglio anatomico
della mezzena deve presentare il marchio a fuoco Vitellone
Bianco dell’Appennino Centrale IGP, il logo dell'Unione Europea
e il riferimento alla razza di appartenenza - Chianina,
Marchigiana, Romagnola. Nelle macellerie deve essere esposto
l’attestato di conformità per garantire la tracciabilità della
carne che è commercializzata in 18 differenti tagli: muscolo
posteriore, campanello, girello, sottofesa, noce, fesa, scamone,
lombata, costata, pancia, petto, sottospalla, reale, collo,
muscolo anteriore, girello di spalla, polpa di spalla,
copertina. I profumi delle essenze dei prati e dei pascoli
dell’Appennino centrale con cui si alimentano i bovini di queste
razze si ritrovano nell’aroma e nel sapore della carne del
Vitellone Bianco dell'Appennino Centrale IGP che si colloca tra
le produzioni animali di alto pregio anche grazie ad una
fortunata combinazione che associa a questa predisposizione
genetica, sistemi naturali di allevamento e di alimentazione.
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