|
Diffuso in tutta la Regione già dal 1600, è uno sciroppo dolce ottenuto da
lenta e prolungata bollitura del mosto, generalmente di uve
bianche. Le uve vengono pigiate e il mosto così ottenuto viene
messo in recipienti di rame o acciaio a contatto del fuoco fino
a ottenere una evaporazione del liquido di circa i 2/3. Segue la decantazione e la conservazione in recipienti di vetro che può
durare alcuni anni. Colore dall'ambrato al rosso, odore intenso
di caramello, sapore mielato, sapido e vellutato. La parola
"sapa" ha diretta affinità con il termine laitno
"sàpor" ed infatti la sapa era, assieme al miele e ad altri
succhi di frutta ridotti tramite cottura, il tipico dolcificante
dei nostri antenati. Ha molti utilizzi: per i dolci casalinghi,
per dare più sapore a piatti poveri come la polenta, si abbina a
formaggi erborinati e piccanti quali il gorgonzola, a pecorini
stagionati e al formaggio di Fossa, come condimento per
l'insalata e come salsa per i gelati di crema e di panna. In
estate, aggiunta all'acqua, diventa un'ottima bevanda dissetante
apprezzata anche come integratore alimentare per la ricchezza di
minerali. |
|